Di Andrea Salis / 1649 visualizzato/ INTERVISTE

Oggi il nostro viaggio di racconti e parole con chi vive dentro il mondo della fotografia ci porta a fare una chiacchierata con la MUA e modella Daniela Zaharieva Momcheva.

Oggi il nostro viaggio di racconti e parole con chi vive dentro il mondo della fotografia ci porta a fare una chiacchierata con la MUA e modella Daniela Zaharieva Momcheva. Prima di tutto grazie per il tempo che mi dedichi per questa chiacchierata. Io spero che questo percorso di racconti e storie possa farci conoscere la fotografia sotto un ottica differente. Oggi la fotografia è diventato troppo un materiale di consumo. Quindi cercare di parlarne in maniera differente è lo scopo di tutto questo.

Il tuo percorso personale è stato sicuramente molto intenso e hai toccato tanti ambiti del mondo della fotografia e arti visive. Ora proviamo con qualche domanda a conoscerti di più e a conoscere questo tuo percorso.

Ci racconti in breve qualcosa di te?

Sono Daniela Zaharieva Momcheva, come si intuisce dal nome sono straniera, nata in Bulgaria. Ho 23 anni e ho sempre avuto la passione per l'arte a 360 gradi. Ho iniziato il mio percorso frequentando il liceo artistico con indirizzo pittura,  proseguendo in seguito i miei studi all'accademia di make up MBA di Milano diplomandomi con 30 e lode. Il mio amore per l'arte si estende anche al mondo dello spettacolo, in particolare alla danza aerea, giocoleria con fuoco, burlesque e trampoli, che ho appreso presso la scuola Equilibre danza e spettacolo e la compagnia Ignes Fatui.

Raccontaci una situazione bella e una brutta nella tua carriera di make up artist

Davvero molto difficile scegliere ma una delle esperienze più belle è stata sicuramente la prima volta che ho truccato in teatro. Frequentavo ancora la scuola di trucco MBA a Milano e uno degli stage proposti era appunto a teatro per lo spettacolo "Magna Italia". Penso che l'emozione di stare nei camerini insieme agli attori, e condividere con loro i preparativi non la dimenticherò mai. Per quanto riguarda un'esperienza brutta l'ho avuta sempre a Milano. Dovevo truccare una modella per uno shooting, il fotografo voleva fare vari cambi di trucco ma la modella non era d'accordo, e mi ha reso il lavoro parecchio difficile muovendosi in continuazione e alla fine piangendo per il fatto di doversi struccare e ritruccare nuovamente. Ora che ci ripenso mi viene un po' da ridere ma in quel momento non sapevo proprio che fare.

Parliamo di morfologia: quanto è importante costruire il trucco sull’anatomia di un volto? Sei dell’idea che il make up debba possedere un’impronta più artistica e libera dalle regole oppure che le regole morfologiche debbano essere sempre rispettate?

Dipende molto dal genere di make up da fare, a volte si può andare completamente fuori dalle righe come nel caso di un trucco artistico o face painting. Io comunque cerco sempre di seguire le regole dell'anatomia per esaltare ancora di più la bellezza del trucco, anche se è artistico, e il viso della modella.

Quanto sono importanti le conoscenze tecniche nella scelta e nell’utilizzo dei prodotti?

Le conoscenze tecniche dei prodotti sono importantissime per poter avere la massima resa per qualsiasi tipo di make up. Questo perché ogni settore ha le sue esigenze completamente diverse l'una dall'altra. Così come ogni persona ha una tipologia di pelle diversa. Inoltre se si conoscono bene i prodotti si può sperimentare molto di più e liberare la propria creatività.

Qual è il difetto che noti più spesso in lavori fotografici dei make up artist ?

La maggior parte delle volte noto le sopracciglia, che spesso vengono disegnate seguendo la moda del momento piuttosto che armonizzarle con i lineamenti del viso. Penso che sia l'unica parte del viso che non dovrebbe seguire le tendenze perché è fondamentale per dare espressività.

Sei una professionista completa, poliedrica come tu ti definisci, ci racconti il tuo percorso tra MUA e modella?

Il mio percorso di modella è nato per puro caso. Avevo fatto qualche piccola esperienza davanti alla fotocamera ma l'inizio vero e proprio è stato quando collaboravo con Thomas Capasso come MUA della sala di posa "Light and Shadows". Una sera Thomas aveva bisogno di una modella per il suo corso di fotografia, così sono andata io, e da quel momento mi sono appassionata al mondo della fotografia.

Nel lavoro di modella, quali esperienze sono state importanti, quali difficoltà e quanto ha aiutato la tua esperienza di MUA?

La mia esperienza di MUA mi ha aiutata davvero tanto, prima di tutto perché ho potuto imparare anche guardando da fuori lo svolgimento degli shooting, e poi potermi truccare da sola è un grande vantaggio per me.

Oggi il mondo della moda, fotografia e arte vive molto sui social network. Come vedi questa cosa e come ti poni difronte a questa, spesso, eccessiva produzione e pubblicazione di materiale?

Penso che sia molto importante essere attivi sui social per farsi conoscere e confrontare con i colleghi e con il pubblico. Sicuramente l'uso di questi canali deve essere equilibrato e mirato. Se devo essere sincera, io non sono molto social, ma mi sto impegnando ad usarli bene perché è una cosa fondamentale.

Non posso che ringraziarti Daniela per il tuo tempo e le tue risposte. Grazie.

Sito WEB: http://www.danielamomcheva.it/
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/daniela.momcheva