Di Redazione FotoArts / 1043 visualizzato/ INTERVISTE
Prosegue il nostro viaggio alla scoperta di fotografi. In questo appuntamento abbiamo intervistato il fotografo Gianluca Festinese. In questa intervista ci racconta il suo lavoro, l'incontro con la fotografia e la sua storia.
Ciao Gianluca, prima di tutto grazie per aver accettato di essere intervistato. Per noi è molto importante poter chiacchierare con chi, in prima linea, tutti i giorni racconta con i suoi scatti. Spero di riuscire a non annoiarti troppo con le domande ma allo stesso tempo di poter entrare dentro il tuo lavoro.
Ricordi l'esatto momento in cui hai scattato la tua prima fotografia?
Intanto ciao a tutti, allora vediamo, avevo all'incirca 8 anni, scattai una fotografia ai miei genitori sul Lago Maggiore, la ricordo sempre con affetto, perché direi che da li che è iniziato tutto.
Da quanti anni fai questo lavoro?
Che scatto Fotografie è da quando ne avevo 8 bene o male, ora ne ho 41, diciamo invece che l'attività professionale l'ho iniziata una decina di anni fa.
Quando hai iniziato questa attività, quali sono state le difficoltà? Come si è evoluta oggi la fotografia rispetto a quando hai cominciato?
Tenendo conto della risposta che ti ho dato prima, allora beh le difficoltà che ho incontrato è stata quella della visibilità su larga scala. Sai oggi è pieno di fotografi ed è molto più difficile uscire anche se hai talento e bravura, perché penso che ora si guardi più alla quantità che alla qualità, comunque poi se hai costanza e cerchi di seguire sempre una tua strada coerente i risultati arrivano anche in mezzo ad una giungla come la fotografia oggi. per quanto riguarda l'evoluzione della fotografia da quando ho iniziato ad ora, beh l'evoluzione è stata notevole, a partire dalle stesse macchine fotografiche alle tecniche di post produzione che mi riguardano più da vicino, poi oggi ci sono i social, anni fa non c'erano ed era molto più difficile far conoscere la tua arte.
Pensi che la fotografia si possa imparare?
Si possono imparare le tecniche per eseguirla al meglio, ma il talento, il buongusto e la creatività purtroppo o la hai o non la hai, queste cose non te le può insegnare nessuno.
Quale autore ti ha dato di più e insegnato qualcosa?
Indubbiamente i fotografi che hanno utilizzato la fotografia come comunicazione artistica sfruttando la potenza delle immagini come DAVE HILL, DAVID LA CHAPELLE, NICOLAS MURRAY, Andrzej Dragan e la superba BROKE SHADEN
È vero che possiamo non ricordare la scena di un film, ma che sicuramente ricorderemo una fotografia?
Ma nel mio mondo fatto di sogni e immagini, prendo molto spunto dalle scene di film, quindi per me le cose sono strettamente collegate, però ci sonio casi che quando una fotografia ha una comunicazione forte e prepotente rimane impressa nella testa più che una scena di un film, qui sta molto alla maestria dell'autore della foto
Ti sei mai sentito sotto pressione nel lavorare?
Ho avuto, tempo fa un'esperienza nel campo della moda, in quel settore si lavora molto affannosamente e molto sotto pressione, ed il feedback è stato quello, gli addetti ai lavori vogliono il meglio subito e per tutto il tempo del set, specialmente gli asiatici e i giapponesi, quindi la concentrazione era molto alta per dargli quello che volevano, e a volte il lavorare in quel modo andava a discapito dell'arte e della passione
E come hai costruito e mantenuto questa passione per tutti questi anni, giorno dopo giorno?
L'amore per la fotografia lo devo tutto a mio Padre, lui mi ha fatto innamorare della fotografia sotto tutti i punti di vista, cercando di insegnarmi sempre come viverla e come tenerla viva dentro di me, quella passione, che ad oggi tengo viva dentro di me, per come me la fatta vivere mio padre, e di questo ne vado molto fiero ed è quello che insegnerò ai miei figli.
Quanto ha influito il web, le nuove tecnologie sul tuo lavoro?
Beh in modo predominante e importante, ora devi essere molto social, devi essere sempre aggiornato su tecniche, tips e mood attuali, per non parlare delle tecnologie, anche se io su questo sono molto anomalo, difficilmente faccio degli upgrade sulla mia strumentazione magari investo su aggiornamenti per le tecniche di post produzione, oggi nel 2018 è impensabile fare fotografia senza sapere post produrre un minimo le immagini.
Chi sono i grandi di ogni epoca che ammira di più?
Beh un po' i classici, Newton, Bresson, Capa, Murray, Mc curry quelli che hanno fatto della fotografia una comunicazione molto forte.
In che formato scatti di solito? Quale è la tua attrezzatura e quale software utilizzi per gestire le tue immagini?
Di solito scatto in formato raw e basic Jpg, fondamentalmente il jpg lo uso da mandare come provini, per scegliere assieme al cliente le immagini migliori, per poi lavorarle, come attrezzatura uso una Nikon D3X full frame, abbinata a diverse lenti come un 50 mm 1,8, oppure un Sigma Macro 105mm 2,8, oppure un 24/70 sempre Sigma 2,8, poi con me ho sempre un flash a slitta con i suoi trigger e due pannelli riflettenti, come software il sempre performante Photoshop , essendo anche Adobe Teacher.
Ci racconti come imposti il lavoro sul campo, come ti approcci la situazione che devi raccontare con le immagini?
Parto col dire che sono molto metodico e sereno, voglio regalare sempre al mio staff il massimo della tranquillità per lavorare tutti al meglio, poi di solito porto sempre un progetto fotografico che ho studiato e programmato assieme a chi lavora con me, e alla modella che scatto, divido sempre i compiti e do carta bianca è come una catena di montaggio, tutti sanno già dove devono andare a parare, così il lavoro si fa più snello, una volta che tutta la preparazione e pronta, io e la modella parliamo e ci concentriamo sulla posa e su come deve uscire il prodotto, e ci mettiamo al lavoro, sono solito a scattare poco, sono sempre dell'idea pochi scatti ma buoni, anche perché poi in post produzione non impazzisco a scegliere su decine di foto quasi uguali fra di loro, poi ci sono volte che do molto più spazio all'improvvisazione ma sono rari casi.
Le diverse situazioni che incontri giornalmente, quanto sono diverse e quanto è difficile affrontarle al meglio?
Beh dipende sempre con chi vai a lavorare e con che persone hai a che fare, noto ultimamente che è il rispetto verso la professione e il professionista che manca, per esempio parlando di set privati con modelle, le situazioni che incontri maggiormente sono la poca fiducia della professionalità, quindi vengono accompagnate a volte da tutta la famiglia, ma la cosa più frequente sono , chiamiamoli con il suo nome "PACCHI DELL'ULTIMO MINUTO", orrami all'ordine del giorno, magari con progetti particolari con editori che aspettano il lavori, ti vedi recapitare un messaggio con la disdetta con i motivi più futili, come gestirla? Eh eh ti calmi, fai mente locale e vedi come porre rimedio a tale problema
Cosa pensi del progetto fotoarts?
Sinceramente non lo conoscevo, ma guardando il sito e la pagina FB, devo dire che il progetto è molto bello e ben strutturato, ci vogliono portali come questi, che ti danno lo spazio per farti conoscere e crescere assieme a lui, colgo l'occasione per ringraziare la redazione che mi ha dato questa bella opportunità, facendogli un grande in bocca al lupo con l'augurio di crescere sempre di più.
Gianluca ti ringraziamo per aver aperto la porta del tuo lavoro e della tua vita e averla condivisa con noi. Oggi il mondo, come ben hai detto, è legato alle immagini ma questo non vuol dire che si debba perdere la bellezza e la tecnica nel realizzarle, parlare con chi tutti i giorni costruisce immagini con passione, professionalità e qualità è un grande piacere.
Sito Web: http://gianlucafestinese73.wixsite.com/gianlucafestineseph