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di Andrea Grosso

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Model: Nicole Cantin, Asia Rongadi, Anna Longue - Mua: Laura Colosimo - Hairdresser: Gianluca Spagnuolo - Location: MemStudios - Ph: Andrea Grosso GA - © a n d r e a g r o s s o

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VISTE: 4086
Categoria: BiancoNero
Camera: Canon EOS 5D Mark III
Tempo: 1/60
Apertura: f/3.2
ISO: 125

3 commento/i

  • antonio arfelli
    31/03/2016 22:37

    Tre amiche? Ma a smuovere le acque c'è una posa complessa, uno strano simbolismo gestuale, un'originale combinazione che ricorda la sacra trimurti indu ed innesta speculazioni sulla curiosa analogia: le braccia multiple. Il b/n molto bello.

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  • Andrea Grosso
    31/03/2016 23:13

    Antonio, mi fai morire... Credo che alla fine, oltre all'amicizia di avere per Andrea Salis, continuo a postare su questo sito, che per me fa parte di una storia antica, anche per i tuoi commenti... Non ti conosco ma mi piacerebbe molto trovarmi a quattr'occhi e parlare con te senza filtri e barriere obbligate da internet.. Anche perché leggere "la sacra trimurti indu" è sicuramente un'esplosione di curiosità...

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  • antonio arfelli
    05/04/2016 00:41

    Caro Andrea, grazie. Secondo me questo sito si salva proprio perché è di nicchia. Era di nicchia anche quando è nato, anche allora una produzione di soli appassionati, per soli appassionati. Tempo fa avevamo lanciato a Salis l'idea di un raduno Fotoarts, e magari col bel tempo potrebbe essere recuperato. Comunque io sto in Romagna, nella terra di Caterina Sforza e del figlio, il capitano di ventura Giovanni Dalle Bande Nere, si, bande nere come in tutte le tue foto. Qui poi, sotto il dominio dei papi, hanno fatto indigestione di preti, infatti il piatto più conosciuto si chiama "strozzapreti". I vari curati, pace all'anima loro, avevano l'abitudine di essere in giro anche all'ora di pranzo, per la loro attività pastorale. E si beccavano gli augurali, benevoli e saporiti, gli strozzapreti acqua e farina, conditi magari con le "pavarazze", le vongole che le donne raccoglievano entrando appena in mare, lungo le spiagge. Le pavarazze, o purazze, erano rappresentative dei pochi soldi che giravano nelle case. Tornando alla tua foto, non è merito mio se ti inventi sempre suggestioni nuove, buone per le sinapsi. Augurare a te buone foto è una negazione in termini, visto che l'alternativa, la tua brutta foto, ancora s'ha da fare.

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